L'efficacia del micro-learning nella formazione

Grazie alla metodologia e-learning è possibile per chiunque usufruire di una formazione a distanza; non è più necessario frequentare un corso in aula, specialmente se la sede è in un’altra città o le lezioni coincidono con gli impegni di lavoro o di studio. I corsi on-line, disponibili su piattaforme FAD, permettono di ottimizzare costi e tempi; anche il micro-learning, disponibile in moduli, video e podcast immediatamente fruibili, permette di capire e interiorizzare, velocemente e in qualsiasi momento, argomenti anche molto complessi e specifici. In questo articolo si scoprirà cos’è il microlearning, come e perché sta rivoluzionando il nostro modo di imparare.

Cosè il micro-learning

Il micro-learning è conosciuto come apprendimento just-in-time, anche se non si tratta esattamente dello stesso concetto. Tuttavia l’immediatezza del processo cognitivo è una delle caratteristiche salienti. L’utente, studente o lavoratore che sia, riesce a svolgere efficacemente il proprio lavoro e a completare lo studio di un testo. Questa modalità è nata dunque per fronteggiare un’esigenza immediata di conoscenza. L’utente può usufruire di un modulo, di un video o di un podcast, ossia di un determinato contenuto su una piattaforma e-learning oppure su una piattaforma di videosharing; il contenuto è immediatamente accessibile per far fronte ad una necessità immediata. L’aspetto interessante è la trasformazione dell’informazione in sapere oggettivo. Quello che avviene è l’interiorizzazione della nozione, da parte dell’utente, del contenuto e la sua trasformazione in sapere immediatamente applicato. 

Caratteristiche del micro-learning

Il micro-learning non deve essere confuso con altre tecniche o modalità di apprendimento di concetti; per questo è importare conoscere le sue caratteristiche. Il micro-learning si caratterizza per:

 -i contenuti brevi: l’utente può assimilare nozioni in qualunque momento, anche se si trova in metropolitana, per strada o durante una pausa caffè;

-i contenuti specifici: i contenuti oggetto di studio del micro-learning sono estremamente circoscritti; l’utente apprende una determinata nozione o informazione che gli sarà utile per acquisire subito una specifica abilità. Per esempio, lo studente di un corso di scrittura creativa non imparerà come si narra genericamente una storia ma cos'è il climax;

-le piattaforme accessibili: i contenuti del micro-learning sono disponibili sulle piattaforme di videosharing e sui blog, dove sono presenti sotto forma di podcast o di moduli; la piattaforma Youtube rende bene l'idea di come l'accesso a tali contenuti sia davvero semplice, in quanto i video sono fruibili anche su dispositivi portatili come smartphone e tablet;

-l'efficacia della modalità di apprendimento: il formato breve facilita l’assimilazione del concetto in quanto permette di conservare la conoscenza, evitando il sovraccarico di nozioni, specialmente per argomenti particolarmente complessi;

-la formazione cumulativa: un tema complesso, articolato, può essere assimilato gradualmente, nel tempo. Lo studente, per esempio, può iniziare apprendendo un primo aspetto del tema analizzato, applicandolo immediatamente; in seguito esplorerà altri contenuti, in una cumulazione di nozioni che si sedimentano in modo ordinato e coerente.

Come funziona il micro-learning

Il micro-learning si caratterizza dunque per la fruizione di una nozione e per la sua immediata applicazione, per esempio in ambito lavorativo. Teoria e pratica di questo processo sono inscindibili. Lo studente che sta preparando una tesi accede alla lezione nel momento in cui ne ha bisogno, usando questa formazione specifica per svolgere il suo lavoro di stesura di un argomento complesso.

La consultazione della pillola può essere anche ripetuta più di una volta, fino a quando l’utente non avrà la capacità di padroneggiare la nozione utilizzandola quando ne ha necessità. È proprio la possibilità di accedere facilmente al contenuto, in qualsiasi momento, che consentirà all’utente di memorizzare profondamente; a sua volta la retention, ossia l’assimilazione completa della nozione, si tradurrà in un’eccellente applicazione pratica del sapere.

Perché funziona il micro-learning

Con il micro-learning lo studente viene messo al centro della formazione; l’utente, che sia uno studente o un lavoratore, si trasforma da discente passivo a discente attivo. Lo studente non deve imparare una nozione scolasticamente, ossia per ottenere in cambio un buon voto da parte del professore. L’utente del micro-learning è un soggetto che ha una necessità pratica, deve svolgere un lavoro o apprendere un argomento di studio; dunque è stimolato, motivato e ha la possibilità di decidere autonomamente quando e cosa apprendere. Il frazionamento del sapere permette di scalare la montagna, di un argomento difficile, passo dopo passo; la motivazione cresce esponenzialmente perché l’utente acquisisce gli strumenti in un processo continuo, cumulativo. Con il micro-learning scompaiono i voluminosi testi da studiare, le lezioni a orari fissi a cui bisogna obbligatoriamente partecipare. La fruizione diventa autonoma, volontaria, progressiva e stimolante.

 
I tradizionali corsi di aggiornamento dei lavoratori spesso interrompono l’attività lavorativa, sovraccaricando le risorse di nozioni la maggior parte delle quali viene dimenticata nel giro di poche ore. L’apprendimento attraverso i corsi online ha la caratteristica di essere svolto quando l’utente ne ha bisogno, dunque immediatamente. Oggi esistono corsi FAD che mettono a disposizione, nel loro bouquet d'offerta di e-learning, anche moduli di micro-learning.

Se lo studente ha bisogno di un’informazione, perché deve usarla subito, non la dimenticherà più. È la stessa ricerca applicata al digital learning che lo afferma: si apprende meglio quando le lezioni sono brevi e pertinenti. Il cervello non trattiene a lungo le informazioni che ritiene inutili, anche se quello che si apprende è davvero importante. Il cervello sovraccarico di nozioni attiva la memoria selettiva, utilizzando solo quello che serve immediatamente. Un noto rapporto della BBC ha rilevato che la formazione breve e pertinente ha più probabilità di essere memorizzata rispetto a quella di un corso di formazione: è dunque più efficace.

 
Il micro-learning viene indicato come lo studio del futuro, perché si adatta meglio al funzionamento del cervello delle nuove generazioni. Una ricerca, che è stata pubblicata sul Journal of Applied Psycology, ha scoperto che i moduli formativi brevi aumentano del 17% la trasmissione delle nozioni. Il micro-learning migliora la formazione e la cultura degli studenti e dei lavoratori. La spiegazione è semplice: con il micro-learning i livelli di engagement sono più alti. Secondo un altro studio effettuato da Adobe, l’aumento dell’apprendimento sarebbe addirittura del 50%. I lavoratori formati col micro-learning, da parte delle aziende, acquisiscono rapidamente nuove competenze aumentando le loro possibilità di crescita professionale. Gli studenti e i lavoratori formati con il micro-learning hanno più possibilità di trovare lavoro sia in aziende internazionali sia nazionali. 

Le grandi aziende, specialmente quelle del Retail Market, utilizzano già da tempo il micro-learning, abbinato alla gamification, accrescendo i profitti aziendali. Le statistiche dicono che la conoscenza media dei lavoratori in materie particolarmente difficili cresce del 14%, mentre si riduce il tempo di onboarding, ossia quel processo di acquisizione delle abilità, conoscenze e di tutti i comportamenti utili a diventare risorse aziendali efficaci.

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