Formazione a Distanza. Significato e curiosità

Prima di raccontarvi l'affascianante storia della FaD vi spiego cosa significa fare formazione a distanza.  Immaginate di voler fare un corso per ampliare le vostre conoscenze ma l'unico ente che redige quel corso è lontano da casa vostra. O immaginate di essere obbligati a fare un corso sulla sicurezza sul lavoro o ECM, ma non avete tempo, causa impegni lavorativi, per recarvi in quella determinata azienda per il numero di ore necessario. Ecco, in questi casi vi viene incontro la Formazione a Distanza, un metodo di apprendimento che non prevedere che professori e discenti siano nello stesso luogo e nello stesso momento. La FaD vi permette di seguire il vostro corso usufruendo di una piattaforma e-learning, nella quale iscrivendovi, troverete il materile didattico, un tutor per le vostre domande e vari test per verificare il vostro apprendimento.
 

Ma come e perché nasce l'idea della Formazione a Distanza? Perché al momento siamo in quella che viene definita "FaD di terza generazione"?

....Continuate a leggere e lo scoprirete!

NONNA FAD: Formazione a Distanza di Prima Generazione

Nasce in Inghilterra nella metà dell’Ottocento, epoca in cui il tasso di analfabetismo era ancora alto. Sfruttando le reti di trasporto e la corrispondenza postale maestri e professori sono riusciti a distribuire materiali cartacei a studenti che difficilmente avrebbero potuto raggiungere le sedi scolastiche. Questa prima fase di formazione a distanza era rivolta in prevalenza all’età adulta anche se non orientata esclusivamente al mercato del lavoro.

I corsi per corrispondenza erano composti da materiale cartaceo inviato per lettera, spesso corredato d'informazioni e istruzioni su come studiare; nelle fasi di verifica della formazione trasmessa venivano utilizzati test scritti, che il discente inviava per posta al docente dopo averli svolti. La prova di valutazione rappresentava quasi sempre l'unica modalità d'interazione tra docente e studente. Si tratta dunque di una formazione a distanza di tipo tradizionale le cui caratteristiche principali sono: il trasferimento su carta di lezioni tradizionali, la dinamica d’insegnamento rigida, il ruolo marginale e la carenza di insegnanti.

MAMMA FAD: Formazione a Distanza di Seconda Generazione

Siamo agli inizi del XX secolo, in Europa, e la didattica per corrispondenza esce dai ristretti limiti della classe media per essere scoperta come strumento di formazione e istruzione più marcatamente scolastico e professionale, destinato per lo più ai giovani invece che dagli adulti, erogata sempre meno da singoli individui e sempre più da soggetti istituzionali o aziendali.
Negli anni venti e trenta si diffonde una nuova tecnologia, la radio, che permette alla formazione di scoprire le potenzialità di un mezzo che si propaga nell'etere.  In questa fase è ancora presente qualcosa del precedente modo di fare formazione, infatti, spesso i corsi di formazione radiofonica utilizzavano anche supporti cartacei, indispensabili per la fase di verifica, che sono inviati per corrispondenza. 
Dagli anni quaranta come mezzo di divulgazione alla radio si aggiunge il telefono che sarà frequentemente utilizzato come supporto della formazione a distanza.
A partire dagli anni cinquanta, periodo della ricostruzione postbellica, si avverte il bisogno di richiedere l'ausilio di strumenti formativi in grado di permettere una veloce ripresa delle attività scolastiche. Un decennio dopo vengono introdotti nuovi strumenti: i supporti audiovisivi (come la televisione). Questo nuovo mezzo è talmente efficace per diffondere cultura e istruzione che le Televisioni Pubbliche Europee si assumono, nei paesi impegnati nella ricostruzione del dopoguerra, il compito di diffondere e divulgare la cultura nazionale.
Le nuove opportunità offerte dal mezzo televisivo sono legate alle sue esemplificazioni visive, facile da comprendere anche per un pubblico con bassa scolarizzazione. Le tecnologie audiovisive hanno potenziato una cultura dell'immagine, meno elitaria rispetto alla scrittura (si deve pensare agli alti livelli di analfabetizzazione), una maggiore personalizzazione dei tempi e modi di fruizione.
I sistemi per la formazione a distanza di seconda generazione furono generalmente sistemi integrati: gli audiovisivi sono combinati con gli strumenti offerti dalla telematica (telefono, fax ecc.) e coi supporti tradizionali (p.e. dispense cartacee).
Un'altra tappa fondamentale fu la commercializzazione del VHS (Video Home System): le videocassette consentirono infatti di personalizzare i tempi di fruizione, favorendo la personalizzazione dell'offerta formativa.
I processi di feedback discente-tutor e tutor-discente sono molto simili a quelli di prima generazione, ma includono la consulenza telefonica ed alcune lezioni individuali con eventuali attività seminariali. Per quanto riguarda invece il rapporto tra insegnante-allievo, non ci sono sostanziali cambiamenti: la comunicazione tra di essi non è ancora ritenuta particolarmente significativa. La comunicazione tra i discenti invece è inesistente, e non prevista.

BABY FAD: Formazione a Distanza di terza generazione

A metà degli anni ottanta una nuova tecnologia fa capolino nelle case: il personal computer. Questo rende possibile l'inizio un nuovo modo di apprendere.
La FAD di terza generazione si articola in due fasi:
In un primo momento, siccome l’utilizzo della rete era ancora riservato a una nicchia ristretta di persone si parla di FAD off-line, basata sull'uso di strumenti che non si avvalgono del supporto delle reti (floppy disk, videodischi, CD-ROM).
La seconda fase prevede l’uso delle reti, specie di internet e prende il nome di FAD on-line, l'apprendimento, da modalità individuale e di "autoapprendimento" passivo, diventa in questa fase un processo complesso e dinamico che prevede il ruolo attivo del discente e da’ grande importanza all'apprendimento collaborativo e cooperativo. Recentemente, in seguito alla maturazione dell'editoria multimediale, l'e-learning riesce a sfruttare completamente le nuove tecnologie.
Ma la vera rivoluzione della FAD di terza generazione è l’interazione tra tutti i partecipanti al progetto educativo come elemento centrale. È proprio in questo, infatti, che essa si distingue dai sistemi che l'hanno preceduta. L'utilizzo delle nuove tecnologie, da solo, non basta a dar conto del cambiamento. Ciò che si verifica oggi, nella società della conoscenza, è l'emergere di un paradigma costruttivista della conoscenza.

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